DANIMARCA - Un gruppo di scienziati dell'Università di Aarhus ha utilizzato un sistema a raggi X per cercare di comprendere i dettagli del meccanismo d'azione di eculizumab, un anticorpo anti-C5 sviluppato e commercializzato da Alexion Pharmaceuticals per il trattamento di due malattie rare, la sindrome emolitico uremica atipica (SEUa o aHUS) e l'emoglobinuria parossistica notturna (EPN o PNH). Grazie a questa indagine, pubblicata sulla rivista Journal of Immunology, i ricercatori danesi hanno chiarito il modo in cui eculizumab riesce a proteggere i globuli rossi dai danni provocati dal sistema immunitario.

La cosiddetta 'frazione C5' del sistema del complemento è una particolare proteina che viene scissa da alcuni enzimi in risposta alla presenza di agenti patogeni nell'organismo. I due frammenti di C5 che si formano a seguito di questo processo sono in grado di attivare le cellule immunitarie che si occupano di combattere l'agente estraneo.

Normalmente, le cellule del corpo umano sono protette dai danni dovuti alla scissione della proteina C5. Dato che in patologie come la aHUS o la PNH questo tipo di protezione viene persa a causa di specifiche mutazioni del DNA, si verifica una progressiva distruzione di globuli rossi e di cellule renali mediata dalla risposta immunitaria dell'organismo. Eculizumab è specificamente progettato per trattare le due malattie impedendo la scissione di C5.

Gli studiosi dell'Università di Aarhus hanno isolato la frazione C5 dal plasma umano per abbinarla con un frammento dell'anticorpo eculizumab, ottenuto grazie alla collaborazione di Alexion. Dopo numerosi tentativi, i ricercatori sono riusciti a formare cristalli contenenti il complesso originato dall'unione tra C5 ed eculizumab. Esaminando questi cristalli attraverso l'impiego di raggi X, è stato possibile definire la struttura atomica del complesso, scoprendo che l'anticorpo eculizumab agisce creando una barriera fisica in grado di impedire agli enzimi di scindere la proteina C5. I riscontri ottenuti sono stati confermati da test biochimici condotti da Alexion in contemporanea all'indagine degli scienziati danesi.

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