I dati provengono da uno studio francese su 160 pazienti. La malattia di Behçet è associata ad un aumento nella probabilità di risposta

PARIGI – L'uveite non infettiva è una malattia caratterizzata da infiammazione dell'uvea, lo strato intermedio dell'occhio. La patologia, che può condurre alla perdita totale della vista, rappresenta la terza causa al mondo di cecità prevenibile. Uno studio francese, pubblicato sulla rivista Arthritis and Rheumatology, ha analizzato i fattori associati alla risposta al trattamento con anti-fattore di necrosi antitumorale (anti-TNF) e ha confrontato l'efficacia e la sicurezza di infliximab (IFX) e adalimumab (ADA) nei pazienti con uveite non infettiva refrattaria.

I ricercatori hanno condotto uno studio osservazionale multicentrico su 160 pazienti (39% uomini e 61% donne, età media 31 anni) con uveite che si era dimostrata refrattaria ad altre terapie. Tutti sono stati trattati con anti-TNF: 98 di loro con IFX 5 mg/kg alle settimane 0, 2, 6, e poi ogni 5-6 settimane, mentre gli altri 62 hanno ricevuto ADA 40 mg ogni 2 settimane. I fattori associati a una risposta completa sono stati valutati mediante analisi multivariata.

Le principali eziologie dell'uveite includevano malattia di Behçet (36%), artrite idiopatica giovanile (22%), spondiloartropatie (10%) e sarcoidosi (6%). Il tasso di risposta globale a 6 e 12 mesi è stato rispettivamente dell'87% (26% con risposta completa) e del 93% (28% con risposta completa). Il tempo medio per completare la risposta è stato di 2 mesi. All'analisi multivariata, la malattia di Behçet e la presenza di più di 5 riacutizzazioni dell'uveite prima di iniziare la terapia anti-TNF sono stati associati a risposta completa al trattamento.

Effetti collaterali sono stati riportati nel 28% dei pazienti, compresi eventi avversi gravi nel 13%. IFX e ADA non differivano in modo significativo in termini di comparsa di risposta completa, gravi effetti collaterali o sopravvivenza libera da eventi. Il trattamento anti-TNF – concludono i ricercatori – è dunque altamente efficace nell'uveite infiammatoria refrattaria, la malattia di Behçet è associata ad un aumento nella probabilità di risposta, e IFX e ADA sembrano essere equivalenti in termini di efficacia.

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