“Nel del Centro di fibrosi cistica di Teramo sono in atto lavori che ne stanno modificando la struttura, mettendo a rischio le condizioni di salute dei piccoli ricoverati, i quali, venendo a contatto con altri pazienti, rischiano ulteriori gravi infezioni”. A dirlo in una interrogazione urgente presentata al presidente della Regione Abruzzi è il consigliere Cesare D'Alessandro, dell’Idv che si questo chiede chiarimenti.

Non c’è festa più grande che quella di trovare polmoni compatibili e disponibili per un trapianto. Così nel week end di Ferragosto l’èquipe di trapiantologia dell’ dell’U.O.C. Chirurgia Toracica del policlinico Santa Maria alle Scotte, diretta dal professor Giuseppe Gotti da venerdì notte fino a sabato notte ha eseguito ben due trapianti di polmone, di certo il miglior regalo di Ferragosto per due persone affette da gravi patologie polmonari che da tempo attendevano questa opportunità di vita.

“L’Agenzia italiana per il farmaco ha potuto ritirare in via precauzionale 24 lotti di emoderivati solo grazie all'esistenza di un sistema di tracciabilità e sicurezza che ha consentito di monitorare i donatori di sangue e sapere che due donatori forse avevano contratto quello che comunemente viene chiamato Morbo "della Mucca Pazza". Comincia così un comunicato stampa dell’Associazione Luca Coscioni  a firma di Marco Cappato che prende spunto dalla notizia pubblicata sabato scorso da Repubblica e poi ampliata da Osservatorio Malattie Rare con alcuni approfondimenti.

L’esame neonatale è veloce, economico e non invasivo: scopre almeno il 75 per cento delle anomalie

Sono sempre di più le malattie e malformazioni che oggi si possono scoprire nei bambini subito dopo la nascita, e spesso senza nemmeno dover sostenere grandi spese e senza procedure troppo complesse. Secondo uno studio inglese appena pubblicato sul Lancet, ad esempio, con un comune test low-cost che misura i livelli di ossigeno nel sangue, si possono scoprire una grande quantità – almeno il 75 per cento del totale – delle malformazioni cardiache congenite, anche quelle che alla nascita non danno alcun sitnomoi e che magari possono, successivamente, portare a grave pericolo per la vita del bambino.

Essere talassemici vuol dire, nella maggior parte dei casi, doversi sottoporre a trasfusioni e assumere farmaci ferrochelanti per tutta la vita. Oggi, laddove eseguire correttamente queste terapie è possibile, un talassemico può avere una aspettativa di vita molto vicina a quella di un soggetto sano. Quando, però, mancano farmaci e tutte le attrezzature necessarie, la vita è gravemente e talvolta immediatamente a rischio. Questo è esattamente quello che sta succedendo ad alcuni bambini palestinesi, tutti talassemici, che vivono nella Striscia di Gaza.

Furto di denaro nella sede di un'associazione di volontariato, 'Noi Per Voi per il Meyer Onlus', che si occupa di assistenza a bambini malati di leucemie e tumori infantili e che ha sede a Castello (Firenze). Dalla cassaforte, oltre ai soldi, 800 euro circa, sono stati trafugati anche alcuni libretti degli assegni che sono già stati bloccati e risultano inutilizzabili.

C’è molto ottimismo riguardo ad un veloce arrivo del farmaco nel mercato europeo

Per la Gi GVDH, cioè la reazione avversa contro l’ospite che può verificarsi nelle persone sottoposte a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche e manifestarsi con un attacco del corpo stesso al sistema gastrointestinale non esistono attualmente farmaci specifici ma uno potrebbe arrivare a breve. Si tratta di Orbec (BDP beclometasone dipropionato per via orale o orale) messo a punto dall’azienda biofarmaceutica Soligenix e che dovrebber essere commercializzato in Europa dalla casa farmaceutica Sigma Tau.

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