Quattro incontri per insegnare a bambini e ragazzi, affetti da malattie metaboliche rare, l'amore per il cibo e la serenità dell'alimentazione
“Siamo quel che mangiamo” diceva Feuerbach, ma quando siamo costretti a seguire una rigida dieta come possiamo continuare ad essere la versione “migliore” di noi stessi? Eataly e l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno cercato una risposta a tale quesito, andando in “soccorso” dei bambini affetti da malattie metaboliche e fenilchetonuria, costretti a seguire diete particolari fin da piccolissimi e spesso “disamorati” nei confronti del cibo. Il pranzo e la cena per loro possono essere poco appetitosi e farli sentire “diversi” dai loro coetanei e dalle altre persone con cui sono in relazione.La rassegnazione però non è nel Dna dei medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che a questa difficoltà propongono un rimedio.
Si chiama MetabEat: mangiare in modo diverso senza sentirsi diversi", una serie di incontri che si terranno ad Eataly Roma (Piazzale XII Ottobre 1492) dal 20 Aprile al 25 Maggio, dalle 17 alle 20.
Quaranta ragazzi affetti da malattie metaboliche rare vivranno una vera e propria avventura tra i fornelli, accompagnati da chef esperti, per “riscoprire il piacere della cucina e del cibo imparando a spezzare con gusto la monotonia e le difficoltà di una dieta obbligata e le barriere della 'diversità' ”.
Per quattro sabati i bambini e ragazzi saranno dunque protagonisti, accompagnati dai genitori, e con indosso il toque blanche (come i veri professionisti) impareranno a trasformare il complesso momento dell'alimentazione, dando sfogo alla propria creatività e divertendosi. Al termine di ogni appuntamento i piccoli chef gusteranno insieme ai genitori i piatti cucinati.
Le malattie metaboliche sono un gruppo di 500 differenti patologie geneticamente determinate, causate da difetti biochimici, che provocano incapacità di innescare le reazioni chimiche necessarie a trasformare i nutrienti (zuccheri, proteine, grassi) in energia e costringono chi ne è affetto a seguire un programma alimentare rigido e ristretto.
Il cibo, anche se non ce ne rendiamo pienamente conto, è un momento fondamentale di aggregazione, socializzazione, ci fa sentire uniti, è un'occasione per trascorrere del tempo in armonia con familiari ed amici. Per chi è affetto da malattie metaboliche l'alimentazione può essere invece fonte di tensione, di difficoltà e può avere ripercussioni anche sul comportamento della persona e sulle sue capacità relazionali.
I pazienti affetti da malattie metaboliche sono, infatti, spesso seguiti non solo da dietisti, ma anche da psicologi, che li supportano nella loro ricerca di equilibrio e serenità.
I corsi MetabEat mirano dunque ad aiutare i ragazzi nel loro percorso alimentare ed a far sì che lo possano percorrere con più sicurezza e tranquillità, scoprendo e realizzando ricette appetitose ed adatte a loro.
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