Domande e risposte sulla nostra salute in un libro di grande utilità
Sergio Harari, pneumologo di fama internazionale ed editorialista del Corriere della Sera, ha appena redatto un utile volume intitolato “Il medico in tasca”. Con la consueta professionalità, utilizzando un linguaggio semplice e chiaro, Harari fornisce risposte alle più ricorrenti domande sulla nostra salute, senza dimenticare il mondo delle malattie rare.
Oltre alle domande sui mali di stagione o sugli esami diagnostici più diffusi Harari tocca anche argomenti piuttosto delicati, per aiutarci a conoscere meglio il nostro corpo e imparare a prendercene cura. Tra gli argomenti anche le malattie rare, come nel caso di due delle risposte contenute nel testo, che riportiamo qui per gentile concessione del Dott. Harari.
Ho una malattia complicata seguita da un dottore molto bravo nel quale ho piena fiducia ma, spinto anche dalle sollecitazioni dei miei familiari, vorrei sentire un secondo parere; temo però che lui possa venirlo a sapere e si offenda. Che fare?
“Se il suo medico è davvero bravo e intelligente come lei racconta – scrive Harari - non deve temere nulla, è un suo diritto acquisire un secondo parere ed è una cosa che avviene sempre più frequentemente. Se poi la sua storia è anche complicata, è suo diritto sentirsi più sicuro, confortato da una seconda autorevole opinione. Nessun medico di un certo livello si sente sminuito per questo. Anzi, spesso per il professionista può essere di aiuto un consulto, non solo per i consigli che può fornire l’altro medico, quanto perché si sentirà più sicuro se il suo parere è stato condiviso anche da altri colleghi. Il mio suggerimento è di chiedere proprio al suo medico a chi rivolgersi per una seconda opinione, in modo che il parere che sarà dato venga, anche per lui, da una fonte stimata e da un collega con il quale si possa utilmente confrontare. Così facendo eviterà di scegliere una persona sbagliata e di incappare nelle non rare gelosie che esistono in tutte le categorie professionali e anche tra i medici. Oppure può proporre al suo medico una rosa di due-tre professionisti dei quali le hanno fatto i nomi e chiedere a lui di scegliere tra questi quello che preferisce. A ogni buon conto le sconsiglio di nascondere al suo medico il consulto, si potrebbero creare situazioni di imbarazzo difficili da gestire.
Recentemente mi hanno diagnosticato una malattia rara ma non so a chi rivolgermi: come faccio a trovare un medico che la conosca?
“In Italia, da diversi anni esiste una rete nazionale per le malattie rare che identifica dei centri di riferimento, a seconda delle malattie, in ogni regione. – spiega Harari - Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (www.iss.it) e su quello della sua regione di appartenenza troverà l’elenco dei centri ai quali potrà rivolgersi in base al disturbo che le hanno diagnosticato. Inoltre, su internet si trovano spesso informazioni utili. Un sito ricco di notizie è, ad esempio, quello europeo di Orphanet (www.orpha.net): anche qui vengono indicati centri di riferimento per ogni nazione e malattia. Ogni regione italiana è inoltre dotata di un centro di coordinamento con attività di informazione e raccolta dati al quale i malati possono rivolgersi per avere ulteriori ragguagli. Non da ultimo, per molte malattie esistono associazioni di malati con siti dedicati alle quali ci si può rivolgere per trovare aiuto e sostegno nel proprio percorso di malattia.”
Sergio Harari dirige l’unità operativa di pneumologia dell'ospedale San Giuseppe di Milano, centro di riferimento regionale per le malattie rare polmonari. Nato a Milano nel 1960, dopo la laurea in medicina si è specializzato in pneumologia, chemioterapia, anestesiologia e rianimazione. All'ospedale Niguarda di Milano ha sviluppato e diretto il locale programma di trapianto polmonare, e ha completato la propria formazione in Francia e Stati Uniti. Nel 1999 ha fondato una nuova unità operativa di pneumologia all'ospedale San Giuseppe di Milano, dove sono stati seguiti oltre 10mila pazienti con le più diverse patologie respiratorie, e che è centro di riferimento regionale per le malattie polmonari rare.
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