Sacche per nutrizione artificiale

L'associazione Famiglie Disabili Lombarde chiede alle istituzioni di vietare l’utilizzo del gas: "Comporta il rischio di tumori e infertilità"

Roma - "Le sacche per enterale sono sterilizzate con ossido di etilene. Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il gas ha un rapporto diretto con leucemia, tumori al pancreas e al fegato, con danni alla vista e problemi riproduttivi. Ne chiediamo il divieto di utilizzo assoluto". Questo l’appello comunicato all'ANSA dall'associazione Famiglie Disabili Lombarde, che ha scritto una lettera ai ministeri della Salute e della Disabilità. Pronta la risposta dei due dicasteri che, come ha appreso la stessa ANSA, hanno avviato delle verifiche.

"Biscotti, cracker, yogurt, confetture di marmellata, torte, sono state recentemente ritirare dal mercato perché risultate contaminate dall'ossido di etilene: un gas pericoloso per la salute. Nonostante ne sia stata accertata la tossicità, continua ad essere utilizzato per la sterilizzazione delle sacche per l'alimentazione artificiale tramite PEG. L'ossido di etilene viene abitualmente utilizzato anche per la sterilizzazione di alcuni dispositivi medici, ma classificare la sacca per la nutrizione enterale dispositivo medico anziché dispositivo alimentare non è, a nostro avviso, coerente con l'uso che se ne fa”, sottolinea la presidente di Famiglie Disabili Lombarde, Maria Amalia Meli. “Latte e cibo per enterale permangono, nel migliore del casi, 8-9 ore all'interno delle sacche, fino a raggiungere anche le 24 ore (termine massimo entro cui la sacca in uso deve essere sostituita)".

L'Associazione ricorda che anche biberon e tettarelle usa e getta, utilizzate negli ospedali, sono sterilizzate con lo stesso gas. "Tuttavia, nel 2017, dopo alcune denunce lanciate a mezzo stampa, la questione è finita in Parlamento. Si decise di limitare l'impiego dei biberon sterilizzati con ossido di etilene solo ai bambini nati pretermine o sottoposti a terapia intensiva”, racconta Meli. “E perché le sacche per enterale non sono state considerate nemmeno alla stessa stregua dei biberon? Semplice: è una questione di costi “, risponde la presidente dell'Associazione. “Potrebbe essere utilizzata la tecnica dell'irradiazione ai raggi gamma, altrettanto efficace e sicura per la sterilizzazione. Ma con l'ossido di etilene si risparmiano diversi centesimi per sacca".

Gli uffici del Ministero delle Disabilità hanno contattato quelli del Ministero della Salute che hanno avviato "le necessarie verifiche sul caso".

“In questi giorni, è stata nuovamente portata all’attenzione delle istituzioni la questione riguardante l’impiego dell’ossido di etilene per la sterilizzazione di dispositivi medici, quali sacche per enterale utilizzate per alimentare i pazienti. Difatti, l'associazione Famiglie Disabili Lombarde ha rivolto una lettera ai ministeri della Salute e della Disabilità, rappresentando i rischi per la salute derivanti dal suo utilizzo per la sterilizzazione delle sacche per la nutrizione artificiale”, afferma l’On. Fabiola Bologna, deputata di Coraggio Italia. “L’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva già accertato il rapporto diretto tra l’uso di ossido di etilene e alcuni effetti nocivi per la salute, quali l’insorgenza di leucemia, tumori al pancreas e al fegato, danni alla vista e problemi all’apparato riproduttivo. Inoltre, l’Unione Europea ne aveva vietato l’utilizzo per i contenitori a contatto diretto con gli alimenti, posto che l’ossido di etilene è classificato come mutageno, cancerogeno e tossico e non è approvato come sostanza attiva per l’uso nei prodotti fitosanitari nell’Unione. Inoltre, il Parlamento, nel 2017, aveva rappresentato le cautele necessarie per l’utilizzo dell’ossido di etilene in ambito sanitario”. Così la deputata sintetizza le conclusioni concordanti circa la pericolosità dell’ossido di etilene a cui si è giunti a livello internazionale, europeo e nazionale. “Posto che, a più livelli, appare ormai consolidato il dato circa la tossicità dell’ossido di etilene - continua l’Onorevole - ho chiesto al Ministro della Salute quali verifiche sono state predisposte e quali misure intende adottare, in particolare per tutelare la salute dei pazienti bisognosi di essere alimentati attraverso le sacche per la nutrizione artificiale”.

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