Aereo

Nonostante le difficoltà causate dalla sospensione dei voli, le misure attuate hanno permesso di garantire cure salvavita

Lo scorso 11 marzo, nel pieno della crisi italiana da COVID-19, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di interrompere i voli tra USA ed Europa, mettendo a serio rischio la spedizione di terapie avanzate già in commercio tra cui, ad esempio, quelle basate su CAR-T come Kymriah di Novartis e Yescarta, sviluppata da Kite Pharma (poi acquisita da Gilead). La maggior parte delle officine specializzate nella manipolazione delle cellule CAR-T, infatti, si trova oltreoceano, e quelle europee non bastano per soddisfare tutte le richieste del mercato del Vecchio Continente.

Anche i trapianti di cellule staminali emopoietiche dipendono spesso dai trasporti aerei, perché la maggior parte dei donatori si trovano all’estero, come dimostrano i dati dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità.

Nonostante tutto, però, come conferma anche Franco Locatelli, Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia e Terapia Cellulare e Genica, IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, le terapie avanzate, dalle cellule CAR-T alle cellule staminali, sembrano resistere bene all’impatto che lo tsunami COVID-19 sta provocando in tutto il mondo, e questo grazie soprattutto alle strategie messe in atto dalle aziende o alla disponibilità dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Chi doveva essere trattato ha ricevuto la terapia programmata”, riferisce Locatelli. “Non ci sono stati ritardi, perché evidentemente c’è un canale prioritario riservato ai trattamenti sanitari e, a maggior ragione, a quelli salvavita, tra cui le cellule CAR-T”.

Sui trial clinici, invece, l’emergenza Coronavirus un piccolo impatto l’ha avuto, anche se, per quanto riguarda il Bambino Gesù, ha riguardato soltanto la terapia genica per la beta-talassemia. Diverse sperimentazioni sono state interrotte, come gli studi di Bristol Myers Squibb su due nuove terapie CAR-T in attesa di essere approvate dalla FDA statunitense, o i tre trial clinici, da circa 600 pazienti ciascuno, che stanno testando l’efficacia di ide-cel, un trattamento basato sempre su CAR-T sviluppato da bluebird bio per il mieloma multiplo.

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