Schillaci (AIMN): “Approccio multidisciplinare vera sfida per sconfiggere tumori e Alzheimer”
Rimini – Le nuove frontiere della medicina nucleare nella lotta a tumori e demenze sono state al centro del XIV Congresso Nazionale AIMN (Associazione Italiana di Medicina Nucleare), inaugurato al Palacongressi di Rimini giovedì 11 aprile e conclusosi domenica scorsa. “I tumori e le demenze, insieme alle malattie cardiovascolari, sono i mali che stanno caratterizzando il nostro secolo e l’AIMN è in prima linea nella lotta per sconfiggere queste malattie. Soltanto con un approccio multidisciplinare - ha detto Orazio Schillaci, presidente dell’AIMN - la medicina può far fronte a questa sfida, ed è proprio questo l’obiettivo del Congresso”.
“L’intento dell’iniziativa è quello di creare un’interconnessione dei saperi nel campo della medicina - ha aggiunto - per fare fronte comune nella lotta alle malattie del secolo, ovvero tumori e demenze. Nell’era della medicina di precisione e delle terapie target, con la crescita esponenziale dei ‘radiofarmaci target’ che hanno collegato diagnosi e terapia nella cosiddetta “teragnostica”, la medicina nucleare sta acquisendo un ruolo sempre più centrale”.
Al Congresso AIMN hanno contribuito non solo i professionisti non medici che operano all’interno dei reparti di Medicina Nucleare (come il fisico, il farmacista, il biologo, il chimico, il TSRM, l’infermiere), ma anche radiologi e radioterapisti, clinici continuamente in collegamento dialettico per ottenere dal medico nucleare risposte utili per i singoli pazienti, ed esperti di management che mettono sul tavolo rigorosi elementi di valutazione delle metodiche. All'evento sono stati quindi presentati e consolidati i cardini del 'sistema salute' del terzo millennio, con una medicina sempre più performante e personalizzata, nella quale gli obiettivi primari sono arrivare alla migliore diagnosi della malattia e stabilire il percorso clinico più accurato e adatto per ogni singolo paziente. Tutto questo mantenendo una sostenibilità economica che permetta la piena fruizione del diritto salute per tutti.
Ma siamo anche nell’era normativa delle linee guida e dei percorsi diagnostico-terapeutici e AIMN è tra le Società accreditate dal Ministero della Salute per la definizione delle linee guida, che sono e devono essere intersocietarie e condivise. “Abbiamo tanto da dire nel campo sanitario – ha proseguito Schillaci – e vogliamo diventare anche persone che giocano un ruolo clinico nell’attività ospedaliera di tutti i giorni”. Per questi motivi dall’AIMN esce forte la necessità di partecipare ai percorsi diagnostici, in virtù delle tecnologie e delle competenze che distinguono i professionisti di questo settori, con l’unico obiettivo di avere una medicina che possa seguire il paziente in ogni sua esigenza, aumentando le possibilità di cura e guarigione.
“Noi abbiamo degli strumenti estremamente innovativi e potenti ma poco conosciuti – ha affermato Luigi Mansi, vicepresidente AIMN – il nostro coinvolgimento è molto minore di quello che dovrebbe essere, ma se non entriamo ai tavoli in cui vengono prese le decisioni degli investimenti e delle strategie è chiaro che si perdano anni, se non decenni nello sviluppo di una politica sanitaria che realmente vada incontro alle esigenze del cittadino”.
Per Franca Chierichetti, direttore del XIV Congresso Nazionale AIMN “siamo nati multidisciplinari e questa è da sempre la nostra forza, ma multidisciplinare oggi è non solo avere accanto chi fa parte del nostro lavoro quotidiano (penso al fisico, al farmacista, al tecnico, all’infermiere…), ma è anche condividere scelte operative di messa a punto di una strategia. Il nostro mondo multidisciplinare si sta arricchendo e abbiamo bisogno di aumentare la nostra cultura non solo strettamente medica. Da tutte le professionalità previste in questo Congresso ci aspettiamo di imparare e, perché no, di insegnare qualcosa”.
Il Congresso AIMN ha dedicato un ampio spazio alla formazione e all’aggiornamento, con un programma strutturato in percorsi ben definiti e sviluppati in tre macroaree, per permettere ai frequentatori di orientarsi più agevolmente e scegliere al meglio cosa seguire. La scelta degli organizzatori è stata quella di inserire in agenda un percorso “tecnico” accanto a quello tradizionalmente scientifico, nell’ottica della definizione del reale impatto delle metodiche sulle attuali esigenze di Medicina Nucleare.
“Il XIV Congresso Nazionale dell’AIMN (Associazione Italiana di Medicina Nucleare) ha reso evidente a tutti la necessità di integrare al meglio la medicina nucleare nei percorsi diagnostici e renderla parte integrante delle cabine di regia del Ministero della Salute. La medicina nucleare ha tutti gli strumenti per essere protagonista della sanità del futuro, perché abbiamo a disposizione strumenti unici per la diagnosi accurata delle neoplasie e delle demenze”, ha concluso Orazio Schillaci.
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