Il caso di Rosanna Rocchi di Viterbo, affetta da una rara malattia cronica
San Martino al Cimino (Viterbo) - La Asl di Viterbo le aveva concesso una terapia innovativa per la sindrome di Schnitzler, somministrata dall’Ospedale Le Scotte di Siena, ma a giugno di quest’anno la stessa azienda sanitaria locale le ha sospeso il farmaco con la motivazione di dover “attendere l’aggiornamento dell’elenco delle malattie a settembre”. Protagonista di questa storia a dir poco surreale, riportata dalla testata locale Tusciaweb, è Rosanna Rocchi, una donna di 61 anni che vive a San Martino al Cimino, un paesino del viterbese.
Rosanna è una ex infermiera e da tempo soffre della sindrome di Schnitzler, una patologia cronica caratterizzata da febbri eruttive ricorrenti, dolore osseo e articolare, ingrossamento dei linfonodi, affaticamento, presenza di componenti monoclonali IgM, leucocitosi e risposta infiammatoria sistemica.
La donna, in cura all’Ospedale Le Scotte di Siena, aveva ottenuto dall’Asl di Viterbo la possibilità di accedere al canakinumab, il farmaco proposto dai medici toscani. Ora, la terapia le è stata sospesa in attesa dell'attuazione del Decreto ministeriale sui nuovi LEA, che entrerà in vigore a settembre, e che prevede l’esenzione per diverse malattie rare tra cui la sindrome di Schnitzler, da cui è affetta la donna viterbese. Un caso esemplare della difficoltà di un’attuazione uniforme, sul tutto il territorio italiano, delle leggi sulle malattie rare, aspetto più volte denunciato da OMaR (clicca qui per approfondimenti).
Non è la prima volta che Rosanna è vittima di problemi burocratici e organizzativi tra le regioni di Toscana e Lazio. In passato, la commissione malattie rare della Asl di Viterbo aveva invitato la paziente a rivolgersi ai centri di riferimento regionali, ma nel Lazio un tale centro non esiste, costringendo la donna a recarsi in Toscana. Dopo la presentazione di un reclamo tramite un avvocato, la Asl, in attesa della risposta, le aveva concesso la somministrazione del farmaco.
Stavolta, Rosanna Rocchi ha presentato, oltre al reclamo, una denuncia penale contro la Asl, e il tribunale, data l’urgenza, ha anticipato di un mese l’udienza, che da settembre si terrà subito dopo ferragosto.
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