L'Agenzia statunitense ha richiesto alcuni chiarimenti prima di concedere il via libera alla sperimentazione del farmaco
Boston e Cambridge (USA); Zugo (SVIZZERA) - CRISPR Therapeutics e Vertex Pharmaceuticals hanno reso noto che la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha provvisoriamente sospeso la richiesta di autorizzazione alla sperimentazione clinica (IND, Investigational New Drug Application) del farmaco CTX001 quale trattamento per l’anemia falciforme, in seguito alla nascita di alcuni interrogativi a cui la stessa FDA intende avere una risposta all’interno del processo di revisione della suddetta IND.
La richiesta di autorizzazione era stata presentata alla FDA lo scorso aprile per supportare l'avvio negli Stati Uniti di un trial clinico di Fase I/II su pazienti adulti affetti da anemia falciforme. A questo punto, CRISPR Therapeutics e Vertex sperano di poter ottenere, nel prossimo futuro, ulteriori informazioni sulle domande sollevate dalla FDA, lavorando rapidamente e di concerto con l'Agenzia statunitense per offrire le giuste risposte.
CRISPR Therapeutics è una società leader nel settore dell’editing genomico, da sempre focalizzata sull’utilizzo della piattaforma proprietaria CRISPR-Cas9 per lo sviluppo di farmaci volti al trattamento di gravi malattie, che comprendono sia le emoglobinopatie che alcune patologie immuno-oncologiche. Non sono poche le aziende nel settore biotecnologico con cui la società ha stretto collaborazioni per sviluppare il suo armamentario terapeutico: tra queste c’è proprio Vertex, un'azienda leader a livello mondiale nel settore delle biotecnologie, attivamente impegnata nella definizione di programmi di sviluppo clinico contro la fibrosi cistica oltre che contro altre gravi malattie oncologiche e lesioni del midollo spinale.
L’accordo di collaborazione tra CRISPR Therapeutics e Vertex, stipulato tre anni fa, è imperniato sull’elaborazione di programmi di ricerca finalizzati alla scoperta e allo sviluppo di trattamenti di editing genomico che, ricorrendo alla tecnologia CRISPR-Cas9, siano in grado di correggere specifici difetti in geni bersaglio noti per essere causa di particolari malattie.
CTX001 rappresenta appunto il primo trattamento nato da questo programma di ricerca congiunto. Nello specifico, si tratta di una terapia cellulare che sfrutta la metodologia CRISPR ex vivo ed è destinata a pazienti affetti da beta talassemia e anemia falciforme: la metodica è basata sull’uso di cellule staminali ematopoietiche autologhe modificate geneticamente per produrre elevati livelli di emoglobina fetale (HbF), una forma dell'emoglobina che è naturalmente presente alla nascita e che, con la crescita, viene sostituita dalla forma adulta. Nell’intento dei ricercatori, il potenziale aumento dei livelli di HbF ottenibile grazie a CTX001 potrebbe ridurre il carico trasfusionale nei soggetti con beta talassemia e le crisi debilitanti in quelli affetti da anemia falciforme.
In Europa è stato già programmato, per la seconda metà del 2018, l’avvio di uno studio di Fase I/II su CTX001 in pazienti adulti colpiti da beta talassemia e dipendenti da trasfusione.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il comunicato stampa aziendale.
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