FDA

Si tratta della prima terapia orale per la malattia. In Europa, il farmaco è in valutazione da parte dell’EMA

Dopo l’autorizzazione americana di nusinersen (Spinraza), avvenuta quattro anni fa (il farmaco è disponibile anche in Italia dal 2017), risdiplam (Evrysdi) è la seconda terapia che agisce sull’RNA ad essere stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per l’atrofia muscolare spinale (SMA). Si tratta del primo farmaco per la SMA che viene assunto per via orale ed è indicato per il trattamento dei pazienti di età pari o superiore a due mesi.

Sviluppato grazie alla collaborazione tra Roche, PTC Therapeutics e SMA Foundation, risdiplam è progettato per modificare lo splicing del gene SMN2. Obiettivo della terapia è quello di aumentare i livelli della proteina SMN (Survival Motor Neuron), la cui carenza è alla base della SMA. Anche se la forma di SMN codificata dal gene SMN2 è più corta e a funzionalità ridotta rispetto a quella prodotta dal gene SMN1, è comunque utile per migliorare gli esiti della malattia. L’innovativa somministrazione per via orale di risdiplam è possibile perché il farmaco è in grado di superare la barriera emato-encefalica.

L'efficacia di risdiplam per il trattamento di pazienti con SMA ad insorgenza infantile e ad insorgenza tardiva è stata valutata in due trial clinici. Nello studio sulla SMA ad esordio infantile (studio FIREFISH), cioè sulla SMA di tipo 1, sono stati arruolati pazienti che avevano un'età media di 6,7 mesi all'inizio della sperimentazione. Dopo 12 mesi di trattamento, il 41% dei partecipanti è stato in grado di stare seduto autonomamente per più di cinque secondi, una differenza significativa rispetto alla progressione naturale della malattia, dato che quasi tutti i neonati con SMA a insorgenza infantile non sono normalmente in grado di stare seduti autonomamente. Dopo 23 o più mesi di trattamento, inoltre, l'81% dei pazienti era vivo e senza ventilazione permanente, altro notevole miglioramento rispetto alla tipica progressione della malattia senza trattamento.

L’efficacia di risdiplam in pazienti con SMA ad insorgenza tardiva, ossia SMA di tipo 2 e 3, è stata valutata nello studio SUNFISH, randomizzato e controllato con placebo. La sperimentazione comprendeva 180 pazienti con SMA di età compresa tra 2 e 25 anni. L'endpoint primario dello studio era rappresentato dal cambiamento nel punteggio totale del test MFM32, utilizzato per la valutazione della funzione motoria. Dopo 12 mesi di trattamento con risdiplam, i pazienti hanno mostrato, rispetto al basale, un aumento medio di 1,36 punti nel test MFM32, mentre i pazienti sottoposti a placebo hanno evidenziato una diminuzione media di 0,19 punti.

Gli effetti collaterali più comuni associati a risdiplam includono febbre, diarrea, eruzione cutanea, ulcere in corrispondenza della bocca, dolori articolari e infezioni del tratto urinario. I pazienti con SMA ad insorgenza infantile hanno generalmente evidenziato effetti collaterali simili a quelli dei pazienti con SMA ad insorgenza tardiva. Ulteriori effetti collaterali per la popolazione in età infantile sono le infezioni delle vie respiratorie superiori, la polmonite, la stitichezza e il vomito.

In Europa, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) sta attualmente valutando l’autorizzazione all’immissione in commercio di risdiplam. Nel frattempo, in Italia, il farmaco è attualmente disponibile attraverso un programma di uso compassionevole a cui, per il momento, possono accedere soltanto i pazienti affetti da SMA di tipo 1 che non hanno alternative terapeutiche.

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