Significa Therapeutical goals map, è un dispositivo elettronico e monitora il decorso
Per la Gaucher, vista la disponibilità di enzimi sostitutivi e dunque di una terapia, l’obiettivo è tenere costantemente sotto controllo la condizione del paziente così da comprendere il decorso della malattia e regolarsi di conseguenza. A tal fine è nato TGmap, che sta per Therapeutical goals map: si tratta di un dispositivo elettronico sviluppato seguendo le indicazioni di un panel internazionale di esperti, tra cui il dottor Bruno Bembi, con l’incondizionato supporto di Shire.
Si tratta di uno strumento particolarmente importante perché permette di capire qual è la risposta del paziente al trattamento ed è anche in grado di dare dei riferimenti univoci in base ai quali medici, anche meno specializzati, possono relazionarsi tra loro su questa patologia. “Gli obiettivi terapeutici nel trattamento della Malattia di Gaucher sono stati identificati dalle Linee Guida sulla patologia pubblicate nel 2004 e riguardano i parametri biochimici (emoglobina e piastrine), la densità ossea, il volume della milza e del fegato, il coinvolgimento polmonare, la crescita e la qualità della vita – ha spiegato lo stesso Bembi - Consentono di fornire un piano di trattamento individuale al paziente e di valutare le sue specifiche caratteristiche e bisogni, oltre a offrire la possibilità di stabilire la severità della malattia in ogni momento e i cambiamenti che intercorrono durante il trattamento. La TGmap è un sistema grafico molto semplice, una sorta di regolo che disegna lo stato di salute della persona affetta da Malattia di Gaucher, fornendo un’immagine contemporanea dei diversi parametri e del loro andamento: tanto più i punti con cui essi sono rappresentati si allontanano dal centro del grafico, migliore è lo stato del paziente. Consente inoltre un approccio multidisciplinare alla malattia e agevola il dialogo tra paziente e medico”.
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