Secondo uno studio pubblicato online sulla rivista BMC Pulmonary Medicine, i pazienti affetti da fibrosi cistica (FC) sembrerebbero essere più esposti al rischio di esacerbazione polmonare, se l'analisi dell'escreato conferma la presenza di streptococchi di gruppo A come microrganismo dominante.
Le infezioni persistenti delle vie respiratorie rappresentano un tratto caratteristico della FC ma, sempre più spesso - spiegano gli autori nell'introduzione al lavoro - si osservano in questi pazienti infezioni sostenute da agenti patogeni “non ortodossi” che, in modo transitorio, colpiscono le loro vie aeree respiratorie.
S. pyogenes (uno streptococco di gruppo A) è uno di questi e può essere causa di insorgenza di polmoniti comunitarie potenzialmente pericolose.
L’obiettivo dello studio è stato quindi quello di determinare l'incidenza, la storia naturale e l'impatto clinico degli streptococchi di gruppo A nella FC e di caratterizzare fenotipicamente e genotipicamente gli isolati.
A tal scopo, i ricercatori hanno valutato gli isolati di questo microrganismo provenienti da 15 pazienti.
Al contempo, hanno analizzato i pazienti in base ad alcune caratteristiche anamnestiche (quali la presenza di una storia pregressa di esacerbazioni polmonari) e demografiche, e in base alle indicazioni di esacerbazione polmonare al tempo delle colture di streptococchi di gruppo A e le variazioni della funzione polmonare e la frequenza delle esacerbazioni polmonari dopo isolamento di questi microrganismi.
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