La conferma arriva da uno studio francese su 58 pazienti adulti
CRÉTEIL (FRANCIA) – Il primo sintomo di danno glomerulare nei pazienti con anemia falciforme è la microalbuminuria. L'effetto dell'idrossiurea sul rapporto tra albumina e creatinina (ACR) nelle urine non è chiaro e deve essere determinato, perché un numero crescente di pazienti con anemia falciforme assume questo farmaco per migliorare la funzione dei globuli rossi.
In uno studio di coorte con 58 adulti con anemia falciforme SS-omozigote che avevano iniziato la terapia con idrossiurea, un gruppo di ricercatori francesi ha valutato i cambiamenti nell'ACR e le relazioni di questi cambiamenti con i parametri demografici, clinici e biologici all'inizio della terapia con idrossiurea (baseline) e 6 mesi più tardi (follow-up). L'analisi è stata pubblicata sulla rivista Journal of the American Society of Nephrology.
Tra il basale e il follow-up, l'ACR è diminuito in modo significativo per l'intera popolazione (da 3,0 a 1,7 mg/mmol), ma questo dato è stato influenzato principalmente dalla riduzione dell'ACR nei 23 pazienti del sottogruppo microalbuminuria (da 8,1 a 2,3 mg/mmol).
Secondo le analisi bivariate su 39 pazienti che non avevano ricevuto una trasfusione di sangue durante il periodo di studio, il declino dell'ACR dalla baseline al follow-up è stato fortemente associato ad una diminuzione nei livelli dei markers di emolisi, nella percentuale di globuli rossi densi e nella pressione sistolica. L'analisi bivariata ha anche rivelato una stretta associazione tra la diminuzione dell'ACR e gli alti livelli basali dei marcatori di emolisi e della percentuale di globuli rossi densi.
Questi risultati mostrano che l'ACR nell'urina è diminuito significativamente dopo 6 mesi di idrossiurea e conferma una stretta relazione tra l'ACR e l'evoluzione dell'emolisi nei pazienti con anemia falciforme.
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