Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

GM epatite

Essenziale allargare lo screening a tutte le coorti d’età della popolazione. Per l’occasione al via la campagna “Viral” di Gilead

Rinnovare i fondi per gli screening per l’epatite C che scadono il 31 dicembre 2023 e allargare le coorti d’età della popolazione da sottoporre al test. Questo il messaggio principale lanciato dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT e dall’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato – AISF per la Giornata Mondiale per le Epatiti promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come ogni anno per il 28 luglio. Come riportato dai dati AIFA, infatti, se all’11 luglio 2022 i pazienti avviati al trattamento per l’eradicazione del virus dell’epatite C erano 239.378, a un anno di distanza il 17 luglio 2023 sono 252.781: vi è stato un incremento di poco più di 13mila persone. Si tratta di un balzo in avanti significativo dopo la notevole flessione dovuta alla pandemia, ma non è ancora sufficiente per percorrere l’ultimo miglio necessario per l’eliminazione dell’infezione dal nostro Paese entro il 2030 come indicato dall’OMS. Per questo serve una collaborazione tra diversi attori in campo, dai diversi specialisti coinvolti alle istituzioni.

ricerca Sclerosi multipla

Nella nuova modalità di somministrazione, il farmaco ha evidenziato efficacia e sicurezza paragonabili al suo impiego per via endovenosa

Monza – L’azienda farmaceutica Roche ha annunciato che lo studio di Fase III OCARINA II, volto a valutare il farmaco ocrelizumab in formulazione per uso sottocutaneo in pazienti con forme di sclerosi multipla (SM) recidivante (SMR) o primariamente progressiva (SMPP), ha soddisfatto l’endpoint primario e gli endpoint secondari.

Barbara Suzzi

L'intervista alla Presidente del Comitato Fibromialgici Uniti Italia OdV 

“Quando ho fondato l’associazione non avrei mai immaginato che sarei arrivata fino qui. Quando ho ricevuto la chiamata da parte dell’ufficio della Presidenza della Repubblica pensavo onestamente si trattasse di uno scherzo; finché non ho ricevuto la lettera a casa non ci ho creduto”. Ride Barbara Suzzi, presidente dell’associazione Comitato Fibromialgici Uniti Italia (CFU Italia), che ha fondato nel 2016, nel raccontare di come ha ricevuto la sua nomina a Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana qualche mese fa. “Ho dedicato davvero tutte le mie energie alla causa della fibromialgia e questo importantissimo riconoscimento non può che essere uno sprone ad andare avanti.” Suzzi è stata insignita “Per la sua attività volta ad informare e a migliorare le condizioni di vita delle persone affette da sindrome fibromialgica”.

Neurologia

Il dott. Giuseppe Di Fede (Milano): “Parliamo di una patologia complessa e multifattoriale: la sola riduzione delle placche amiloidi potrebbe non bastare” 

Ci sono patologie neurologiche, fra cui l’Alzheimer, a cui l’aggettivo “incurabile”, purtroppo, rimane da sempre abbinato, con la conseguenza che la terapia più auspicata - una rigenerazione del tessuto nervoso - finisce per sembrare un sogno che solo personaggi come il Doctor Strange della Marvel sembrano poter realizzare. Senza dubbio, la riaccensione delle sinapsi costituisce un orizzonte ancora lontano; cionondimeno, negli anni più recenti, i ricercatori hanno messo a punto terapie che, a differenza dello standard di cura attuale, promettono di incidere sul decorso della malattia. Si tratta degli anticorpi monoclonali, la cui sfida parrebbe vinta ma, come si sa, proprio “quando si è vicini alla meta il terreno comincia a franare sotto i piedi”. Fuor di metafora, abbiamo cercato di fare il punto su pro e contro di tali innovative soluzioni terapeutiche per la malattia di Alzheimer, ricapitolandone il percorso verso la commercializzazione.

AIFA

Il trattamento approvato da AIFA è indicato in combinazione con pratiche sessuali sicure per la profilassi pre-esposizione 

Milano – A 40 anni dall’annuncio della prima identificazione del virus, l’infezione da HIV è un tema di cui è bene continuare a parlare. Un grande passo avanti in termini di prevenzione è stato compiuto recentemente con l’approvazione da parte di AIFA - richiesta da Mylan Pharmaceuticals Limited, parte del gruppo Viatris - della rimborsabilità del trattamento per la profilassi pre-esposizione (PrEP) di persone HIV negative, a base di emtricitabina e tenofovir disoproxil. Il medicinale è indicato in combinazione con pratiche sessuali sicure per la profilassi pre-esposizione al fine di ridurre il rischio di infezione da HIV-1 sessualmente trasmessa in adulti e adolescenti ad alto rischio.

Tomaso Cocco

Il dr. Tomaso Cocco (Cagliari): “In 4-6 sedute, il trattamento ha permesso a tante pazienti di riprendere le normali abitudini di vita, compresa quella sessuale” 

Cagliari – Una malattia ginecologica cronica, difficile da raccontare e frequentemente non diagnosticata, che interessa circa il 15% delle giovani donne: è la vulvodinia, e i sintomi che la caratterizzano sono dolore, bruciore, prurito locale a carico della vulva e dei tessuti che circondano l’accesso alla vagina. “Le cause di questa condizione, ad oggi, sono ancora imprecisate, ma è sempre più riconosciuta come patologia dolorosa a tutti gli effetti”, spiega il dr. Tomaso Cocco, Direttore della Struttura Semplice Dipartimentale di Terapia del Dolore presso l'Ospedale “Binaghi” di Cagliari. “Si tratta di una condizione che impatta fortemente sulla vita quotidiana, sociale, affettiva e sessuale. Interessa tutte le età, presenta un’incidenza in continuo aumento e soltanto in Italia colpisce circa 4 milioni di donne”.

Visita oculistica

Un media tutorial promosso da Roche sottolinea l’importanza della prevenzione e di una diagnosi precoce

Milano - Sensibilizzare sull'impatto che la degenerazione maculare legata all'età e l'edema maculare diabetico hanno non solo sulla vita di chi ne viene colpito, ma anche sulle famiglie dei pazienti. Roche ha promosso a Milano un media tutorial che ha guidato alla scoperta di due patologie della vista estremamente invalidanti, al punto da rendere difficile perfino nutrirsi. “Convivere con la maculopatia oggi” era il sottotitolo di questa iniziativa, che ha puntato inoltre a raccontare come la sanità e i caregiver prendono in carico chi si trova ad affrontare il progressivo danneggiamento della parte centrale della retina.

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