La malattia di Gaucher è una malattia lisosomiale, è causata cioè dalla carenza o dal ridotto funzionamento di un enzima. Nel caso della malattia di Gaucher a mancare è l’enzima glucocerebrosidasi, contenuto nei lisosomi dei macrofagi, cellule presenti in gran parte dell’organismo. La funzione della glucocerebrosidasi è proprio quella di trasformare il glucocerebroside, sostanza derivante dalle cellule degradate, in zuccheri (glucosio) e grassi (ceramide) riutilizzabili. Come risultato di questa carenza, il glucocerebroside si accumula nei lisosomi dei macrofagi, che quindi crescono di dimensioni. Tali cellule prendono il nome di Cellule di Gaucher. Le cellule di Gaucher si concentrano soprattutto nella milza, nel fegato e nel midollo osseo, alterando le normali funzioni di questi organi.
Esistono tre tipologie di questa malattia: il Tipo 1, che non presenta interessamento di tipo neurologico, che è la più diffusa e dalla sintomatologia meno grave, il Tipo II se c’è interessamento neurologico, e infine il tipo III, dall’insorgenza tardiva e con sintomi neurologici che è detta anche ‘cronica’ .
Perché si sviluppi la malattia è necessario che entrambe i genitori ne siano portatori sani, si parla in questo caso di trasmissione autosomica recessiva. Ad oggi sono state identificate oltre 100 diverse alterazioni genetiche responsabili della parziale o totale diminuzione dell'attività dell'enzima.
Le stime relative all’incidenza e alla prevalenza della Malattia di Gauche di Tipo 1 sono ampiamente variabili. Alcune popolazioni mostrano un più alto tasso di prevalenza, come gli ebrei Ashkenazi tra i quali sono diffuse in maniera nettamente superiore alla media anche altre malattie lisosomiali, come quella rarissima di Tay- Sachs. Tra questi la prevalenza arriva fino a stime di 1:40-1:2.500. Nelle popolazioni dell’occidente europeo o discendenti dall’Europa occidentale, sono stati documentati tassi di prevalenza alla nascita di Malattia di Gaucher sintomatica tra 1:57.000 e 1:111.000, che si tradurrebbero in tassi di prevalenza della popolazione generale dell’ordine di 1 su 100.000.
Nel caso in cui la malattia di sviluppi secondo il Tipo 1 i sintomi possono essere molto variabili, anche tra due individui che abbiano lo stesso tipo di mutazione genetica. In genere si riscontra anemia, piastrinopenia, splenomegalia, patologia ossea, e a preoccupare maggiormente per questa malattia sono proprio i danni a carico dell’apparato scheletrico. Le cellule ‘anomale’ di Gaucher infatti hanno la capacità di infiltrarsi nelle ossa fino a raggiungere e piano piano a sostituire il midollo osseo. Come conseguenza si ha carenza di piastrine, e dunque emoraggie, anemia, fratture spontanee anche gravi che possono portare a danni irreversibili, e questo è certamente l’aspetto più temuto della malattia, almeno per quanto riguarda il Tipo 1. Diverso l discorso per la malattia di tipo 2 e 3 che oltre ai problemi fisici derivanti dal tipo 1 unisce anche conseguenze a livello neurologico.
Per le Fonti e la classificazione Orphanet