Il carcinoma pancreatico metastatico è destinato a diventare la terza causa principale di morte per cancro in Europa. Offrire quindi un miglior accesso alle terapie per i pazienti che ne sono affetti è una priorità.

Il tema delle cure palliative deve essere introdotto subito perché la patologia è molto dolorosa

Dati epidemiologici aggiornati classificano l’adenocarcinoma duttale del pancreas come la quarta causa di morte legata al cancro negli Stati Uniti ma stime realizzate più di recenti da un gruppo di ricercatori indicano che nel giro di 10 anni questo tipo di tumore sarà la seconda causa di morte correlata al cancro negli USA. Un aspetto cruciale di questa analisi è dato dal fatto che la sopravvivenza a 5 anni nei malati di  adenocarcinoma duttale del pancreas sfiora il 2% e che l’aspettativa di vita dei malati non supera l’anno: sono numeri agghiaccianti che iniziano a trovare una spiegazione nell’elevata aggressività del tumore e nella sua tendenza a metastatizzare in fretta, aggravando ulteriormente le condizioni dei pazienti i quali si trovano a combattere sintomi profondamente debilitanti (forti dolori addominali, perdita di peso, ostruzioni biliari e insufficienza pancreatica) che incidono profondamente sulla qualità di vita.

Il nuovo inibitore della poli-(ADP-ribosio)-polimerasi (PARP) rucaparib si dimostrato attivo, con un profilo di sicurezza accettabile, in una piccola coorte di pazienti affetti da un tumore al pancreas e portatori di mutazioni di BRCA, valutati nell’ambito dello studio di fase 2 RUCAPANC, presentato a Chicago durante il congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO).

Il carcinoma del pancreas rappresenta, per la prognosi particolarmente sfavorevole, uno dei principali big killer oncologici; per questo motivo la ricerca clinica si sta impegnando per migliorare le conoscenze sui meccanismi di insorgenza e progressione di questa neoplasia, con l’obiettivo di ottenere terapie sempre più efficaci.

Le nuove linee guida della American Society of Clinical Oncology (ASCO) per la gestione dei pazienti affetti da cancro al pancreas sono finalmente disponibili. A riportarle il Journal of Clinical Oncology. L’approccio multidisciplinare proposto distingue i pazienti in tre tipologie: di seguito un breve sommario del documento.

Secondo i risultati dello studio internazionale di fase III ESPAC-4 (European Study Group for Pancreatic Cancer’s Trial 4), presentati a Chicago in occasione del recente congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), l'aggiunta di capecitabina alla gemcitabina come terapia adiuvante prolungherebbe la sopravvivenza nei pazienti che sono stati sottoposti a resezione di un tumore al pancreas con intento curativo.

Secondo un sondaggio, solo il 30% dei pazienti ha ricevuto informazioni sul trattamento al momento della diagnosi. La metà degli intervistati ha indicato di non aver mai discusso con un medico riguardo agli studi clinici

WASHINGTON (U.S.A.) – È stato putroppo stabilito, da tempo, che il cancro al pancreas ha una prognosi infausta. Per molti pazienti, i trattamenti attivi sono in grado di migliorare l'esito clinico del paziente, come la sopravvivenza globale e il controllo dei sintomi. Tuttavia, ci sono prove che il cancro del pancreas sia sottotrattato, anche nei pazienti con malattia resecabile. Inoltre, anche se la partecipazione ad una sperimentazione clinica è raccomandata dalle linee guida attuali, i dati recenti suggeriscono che la partecipazione dei pazienti agli studi in corso è al di sotto dell'obiettivo globale.

“Troppi interventi chirurgici contro il tumore del pancreas sono svolti in strutture che ne svolgono meno di 20 l’anno. Si tratta del numero minino raccomandato dalle linee guida internazionali e dalle istituzioni sanitarie italiane. La garanzia di un’adeguata diagnosi e cura richiede invece la definizione di percorsi diagnostici-terapeutici organizzati in rete e con centri di riferimento definiti per competenze professionali, volumi di attività e tecnologie disponibili”. E’ questo l’appello lanciato dagli esperti riuniti a Verona nei giorni scorsi per il convegno nazionale Advances in Oncology focus sul carcinoma del pancreas. L’evento ha visto la partecipazione dei più importanti esperti sulla neoplasia e di diversi rappresentanti delle associazioni di pazienti.

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