Nei pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario precedentemente esposti a bortezomib e lenalidomide, l'aggiunta di carfilzomib alla terapia di salvataggio ha prodotto una percentuale di risposta complessiva (ORR) del 47,2%, con una tossicità gestibile, in uno studio retrospettivo multicentrico da poco pubblicato sul British Journal of Haematology.

Fattori predittivi di risposta alla terapia contenente carfilzomib sono risultati la refrattarietà a bortezomib (ORR pari al 68% nei pazienti sensibili a bortezomib contro 42,2% nei pazienti resistenti al farmaco; P = 0.02) e a lenalidomide (ORR pari al 75% nei pazienti sensibili a lenalidomide contro 40,8% per quelli resistenti al farmaco; P = 0,003), nonché il numero di linee di terapia fatte in precedenza e un livello di albumina.

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