La combinazione dell’inibitore del proteasoma carfilzomib e di lenalidomide più desametasone aumenta l’incidenza di negatività alla malattia minima residua con eventi avversi tollerabili in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi o indolente ad alto rischio, secondo i risultati di uno studio pilota recentemente pubblicato su Jama Oncology.
Lo studio è stato condotto da Neha Korde e colleghi del National Cancer Institute. Per approfondire leggi qui.
Un altro studio, pubblicato di recente online sul Journal of Clinical Oncology, ha dimostrato che regimi a tre farmaci, di cui uno rappresentato da bortezomib, non offrono alcun beneficio in termini di sopravvivenza o altri vantaggi rispetto a un regime a due farmaci in uno studio clinico di fase IIIb su pazienti affetti da mieloma multiplo non idonei al trapianto. Lo ha chiarito un trial chiamato UPFROT, svolto su 502 pazienti, uomini e donne anziani di etnie e status economico differenti, con frequenti comorbidità e trattati in ambulatori oncologici.
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