Sportello Legale OMAR - Rubrica di Consulenza legale dedicata alle malattie rare
LoSportello Legale OMAR - Dalla Partedei Rari è una rubrica di consulenza legale dedicato alle malattie rare a cura di Roberta Venturi, avvocato e ricercatore di OSSFOR e Ilaria Vacca, caporedattore di OMAR. #DallaPartedeiRari
Lo Sportello Legale dell’Osservatorio Malattie Rare a fianco dell’Associazione Piera Cutino per mettere a disposizione una guida pratica gratuita per le persone con talassemia e drepanocitosi e le loro famiglie
Lo Sportello Legale “Dalla Parte dei Rari”, servizio gratuito dell’Osservatorio Malattie Rare, compie 5 anni e festeggia con un nuovoprodotto editoriale, gratuito e come sempre rivolto a colmare le esigenze informative delle persone con malattie rare e delle loro famiglie: si tratta della Guida “Tutti i diritti dei talassemici” realizzata in partnership con l’Associazione per la Ricerca Piera Cutino Onlus, con il contributo del Centro Nazionale Sangue e con il patrocinio della Fondazione italiana “Leonardo Giambrone”, e della United, Federazione delle associazioni di pazienti con talassemia e drepanocitosi.
Sul sito della Protezione Civile regionale è stata creata una sezione dedicata alle "info utili per l'ingresso dei profughi ucraini in Italia". In particolare, nel caso specifico, nel territorio regionale del Friuli Venezia Giulia.
Sono a disposizione per il download schede con le indicazioni in lingua ucraina, inglese e russa per la permanenza dei profughi:
La Calabria sta fronteggiando al meglio l’emergenza Ucraina, mettendo in campo l’enorme macchina istituzionale della solidarietà: risorse, energie e professionalità a disposizione di chi versa in condizioni di estrema difficoltà.
Sta lavorando a ritmo serrato l’Unità di crisi regionale, istituita con ordinanza del commissario delegato all’emergenza, individuato nel presidente Occhiuto, lo scorso 14 marzo, per gestire i flussi in entrata nel nostro Paese a causa del conflitto russo-ucraino. Gestire l'accoglienza e l'assistenza sanitaria dei cittadini ucraini resta tuttavia un impegno gravoso che sta assumendo connotati sempre più complessi col passare delle ore.
Con il supporto delle due Prefetture, della Protezione Civile e delle Aziende Sanitarie territoriali, la Regione Basilicata ha definito le linee d'indirizzo per l'accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra.
Sarà un hub regionale gestito dalla Protezione Civile a ospitarli fino a 72 ore al loro arrivo in Basilicata e ad assolvere a tutte le procedure per il riconoscimento ed il rilascio dei permessi di soggiorno. Poi è previsto il trasferimento ai Centri di Accoglienza Straordinari o ai SAI, Sistema Accoglienza e Integrazione di competenza delle Prefetture. I centri opereranno in convenzione con i Comuni e gli enti del Terzo Settore. Oltre ai CAS e ai SAI, a garantire l'accoglienza, come sta già accadendo, saranno famiglie e associazioni private, per le quali sarà predisposto un capitolato speciale.
Le indicazioni per ottenere cure mediche e le specifiche per i malati rari e cronici provenienti dai territori del conflitto
Sono 81.739 le persone giunte finora in Italia secondo quanto dichiarato ieri, 3 aprile, dal Viminale: 42.181 donne, 8.285 uomini e 31.273 minori . Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. In questa fase l’accoglienza sta avvenendo principalmente in modo informale, attraverso la rete di parenti, amici o conoscenti ucraini già regolarmente residenti in Italia (più di 230 mila).
Ma cosa succede esattamente alle persone che entrano in Italia e hanno necessità di cure mediche? Cosa accade ai malati rari che entrano nel territorio nazionale e hanno bisogno di continuità assistenziale? Per chiarire alcuni aspetti lo Sportello Legale Osservatorio Malattie Rare ha realizzato, in collaborazione con l’Avvocato Celeste Attenni, foro di Roma, un dossier dedicato alle misure d’accoglienza valide sul territorio nazionale. (scaricalo qui)
L’Inps valuta entro cinque giorni il rispetto dei requisiti per l’erogazione del reddito di cittadinanza su una carta simile PostePay.
Reddito di cittadinanza e invalidità civile sono compatibili e, dunque, l’una non esclude l’altra. Quello che può variare è solo l’importo del reddito di cittadinanza con riferimento al reddito familiare determinato al netto dei trattamenti assistenziali inseriti nell’ISEE.
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