Il provvedimento sarà un sostegno economico sperimentale una tantum. Per renderlo effettivo servirà una delibera della Giunta Regionale
Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato, nell’ambito della variazione di bilancio approvata ieri, un’indennità regionale per le persone affette da fibromialgia. Un contributo di 800 euro annui, istituito in via sperimentale, che rappresenta di fatto la prima iniziativa economica concreta a supporto dei pazienti con fibromialgia, una patologia che non risulta tra le malattie invalidanti riconosciute dall’Inps e nemmeno inserita nei Lea, con la conseguente esclusione dell’esenzione dalla spesa sanitaria per visite, controlli e cure. Per la sua completa attuazione servirà a breve una delibera di indirizzo della Giunta Regionale.
La variazione di bilancio approvata ammonta in totale a 600 milioni, di cui due due milioni di euro sono destinati proprio alla fibromialgia, per il biennio 2023-24, periodo entro il quale si suppone che la fibromialgia possa rientrare definitivamente tra le malattie tutelate dal sistema sanitario nazionale. Nell’ambito della stessa manovra due milioni di euro sono state destinate a favore di strutture residenziali per anziani non autosufficienti e un milione di euro per l'assistenza educativa degli alunni con disabilità.
L’indennità regionale fibromialgia è una misura unica nel suo genere, che recepisce la proposta di legge n.319 presentata alcune settimana fa dal gruppo di Fratelli d’Italia, primo firmario Fausto Piga, destinata a migliorare la qualità della vita dei malati di fibromialgia.
“Questo provvedimento vuole essere un punto di partenza volto per facilitare la qualità complessiva della vita dei cittadini residenti in Sardegna affetti da fibromialgia – dichiara Piga– l’indennità regionale fibromialgia, unica in tutta Italia, sarà un sostegno economico sperimentale erogato nella forma di contributo a fondo perduto monetario una tantum, senza rendicontazione, dell’importo annuo di 800 euro”.
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