Lundbeck e Otsuka hanno annunciato di volere ulteriormente implementare la loro collaborazione includendovi lo sviluppo di Lu AF20513, molecola candidata a diventare un vaccino contro la malattia di Alzheimer. Si tratta di un’immunoprofilassi contro la beta-amiloide attualmente in fase di sperimentazione preclinica. Il potenziale vaccino è stata progettato per stimolare un’ottimale risposta immunogenica nell’anziano, basandosi sull’ipotesi che la funzione cognitiva potrebbe essere meglio salvaguardata attraverso l’inibizione precoce dei depositi di beta-amiloide.

 

L’accordo copre lo sviluppo di Lu AF20513 lungo tutta la fase clinica I. Terminata quest’ultima, le due parti avranno l’opzione di firmare un accordo di commercializzazione e sviluppo condiviso sotto condizioni da determinare in seguito. Lundbeck riceverà da Otsuka un pagamento iniziale di 4 milioni di euro dopo la firma e Lundbeck finanzierà i costi per lo sviluppo della fase I. Altri specifici accordi di tipo economico sono rimasti riservati. Si pensa di iniziare lo studio di fase I nel corso del 2014.

Le caratteristiche di Lu AF20513
Non è la prima volta che ci si prefigge l’obiettivo di mettere a punto un vaccino contro l’Alzheimer. Tutti i precedenti tentativi in tal senso (generalmente basati su somministrazione passiva esogena di anticorpi monoclonali anti-beta-amiloide) hanno sostanzialmente fallito nel rallentare il declino cognitivo (a volte presentando anche il rischio di gravi effetti collaterali). In compenso hanno indotto a ritenere potenzialmente utile un approccio basato sull’immunoprofilassi in pazienti con malattia di Alzheimer di grado lieve.

La novità del Lu AF20513 (1), che ha dato risultati promettenti a livello preclinico, consisterebbe principalmente nell'indurre una risposta immune cellulare e umorale potente ed eterogenea, caratterizzata da una forte produzione anticorpale policlonale ad alta affinità contro la beta-amiloide, e dalla capacità di prevenire patologiche risposte autoreattive da cellule T, senza indurre lesioni quali attivazione microgliale, angiopatia amiloide o astrocitosi.

Altri due farmaci in sviluppo condiviso
Oltre a Lu AF20513, le due aziende farmaceutiche stanno perseguendo lo sviluppo clinico di altri 2 potenziali trattamenti  per differenti sintomi che possono presentarsi in pazienti con malattia di Alzheimer: Lu AE58054, un antagonista del recettore 5HT6 per il trattamento add-on della patologia, e brexpiprazolo, un principio sperimentale ad alta affinità multipla per recettori serotoninergici, dopaminergici e adrenergici mirato al trattamento degli stati di agitazione nei pazienti con malattia di Alzheimer. Entrambi i progetti si trovano in fase III.

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