Renal Care

Il sito si rivolge a medici e pazienti per fornire una visione completa e scientificamente aggiornata dell’iperparatiroidismo secondario e del prurito uremico

Roma - È online dal 9 gennaio “Renal Care, il primo portale italiano attualmente dedicato a due condizioni associate alla malattia renale cronica (MRC) di crescente interesse per medici nefrologi e pazienti: l’iperparatiroidismo secondario e il prurito uremico.

Prof.ssa Roberta Ramonda

La Fondazione Italia per la Ricerca sull’Artrite offre indicazioni utili per personalizzare la dieta dei pazienti, raccomandando quella mediterranea

Milano – “La dieta mediterranea ha un effetto benefico nelle malattie reumatologiche, perché regola il rischio di infiammazione da citochine, contribuisce all’efficacia dei trattamenti e migliora la salute globale dei pazienti, quindi andrebbe privilegiata, anche in occasione dei pranzi e delle cene in vista delle Festività natalizie e di fine anno” segnala la prof.ssa Roberta Ramonda, vicepresidente di FIRA (Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite), professore Associato di Reumatologia, Dipartimento di Medicina DIMED, Università di Padova. “Certo, occorre informare adeguatamente i pazienti che l’alimentazione può integrare, ma mai sostituire il trattamento farmacologico”.

farmaco Vitiligine

Dell’innovativo approccio terapeutico si è parlato in un convegno dedicato alla patologia che si è svolto a Milano

Milano – Poco diffusa ma estremamente visibile; non contagiosa, eppure ghettizzante. La vitiligine è una malattia autoimmune che colpisce la pelle, provocando l'insorgere di macchie più chiare rispetto al resto dell'incarnato. Per quanto l'incidenza sia bassa - appena l'1,6% della popolazione europea, lo 0,5-2% di quella globale - la visibilità della patologia rende difficile la vita di chi ne è affetto, portando anche a episodi depressivi gravi o moderati. È questo lo scenario emerso dal convegno "Sveliamo il vero volto della vitiligine" che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano. Patrocinato da Incyte Italia, l'evento non ha illustrato solo una malattia di cui si parla poco, ma anche nuovi percorsi terapeutici che puntano a migliorare la qualità della vita dei pazienti, costretti ad affrontare ingenti costi per contrastare la patologia.

Virginia Veronica Visconti

L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione per l’Osteoporosi Onlus con il supporto dell’azienda FGP

Torino – Virginia Veronica Visconti, ricercatrice in Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale sezione di Ortopedia del Laboratorio dell’Osso del Policlinico Tor Vergata di Roma, è la vincitrice della prima borsa di studio del valore di 5.000 euro promossa dalla Fondazione per l’Osteoporosi Onlus con il supporto dell’azienda FGP Srl, leader in Italia nella progettazione e nella produzione di ausili per l’ortopedia e la riabilitazione. Fra i progetti presentati, quello più innovativo riconosciuto a livello internazionale in materia di osteoporosi è risultato il suo, dal titolo “Deregulated Clusterin as a marker of bone fragility: new insights into the pathophysiology of Osteoporosis”, pubblicato nel 2022 sulla prestigiosa rivista Genes.

cure Malattie reumatologiche

Una ricerca svolta da Politecnico di Milano e APMARR svela l’impatto della digitalizzazione: è boom di telemonitoraggio e di videochiamate per il controllo della salute

La reumatologia italiana abbraccia un nuovo modello di cure sempre più digitale e integrato. Nell’ultimo anno, secondo quanto rivelato da una ricerca svolta dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano in collaborazione con APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare), c’è stato un aumento del 19% delle telefonate e/o videochiamate di controllo sullo stato di salute effettuate dalle persone con patologie reumatologiche con il proprio specialista reumatologo.

approvazione europea risankizumab

Il farmaco è indicato per pazienti adulti non rispondenti o intolleranti a terapia convenzionale o biologici

Roma – La Commissione Europea ha approvato risankizumab (600 mg per via intravenosa come dose d’induzione e 360 mg per via sottocutanea per il mantenimento), il primo inibitore specifico di interleuchina-23 (IL-23) indicato per il trattamento della malattia di Crohn attiva da moderata a severa negli adulti che hanno avuto una risposta inadeguata, una perdita di risposta o una intolleranza alla terapia convenzionale o ai biologici.

Dottoressa Patrizia Alvisi

Un nuovo filone di ricerca sta studiando l’efficacia di specifici approcci dietetici per il trattamento di queste patologie

L’alimentazione è un elemento importante nella genesi di tante malattie intestinali, fra cui le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI), e per questo motivo è sempre più oggetto di interesse scientifico. Inoltre, è importante garantire un adeguato supporto nutrizionale per migliorare la risposta dell’organismo ad eventuali malattie. La valutazione dello stato nutrizionale del paziente, quindi, richiede una particolare attenzione, soprattutto nel bambino a cui deve essere garantita una crescita ed uno sviluppo adeguati.

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