Si può pensare e vivere il diabete in modo diverso, considerandolo una malattia con cui si può convivere perché se opportuntamente affrontata non incide sulla vita di ogni giorno? Oggi la risposta è sì.
È un messaggio di speranza nella lotta al diabete quello che viene da Palermo che, in prossimità della Giornata Mondiale del Diabete 2013 - 14 Novembre, il 29 ottobre 2013 ha ospitato due eventi volti a sensibilizzare la cittadinanza sul diabete e sull’importanza di una corretta gestione della patologia.
L’iniziativa ha preso il via con una simbolica “pedalata” per le strade di Palermo, alla quale sono stati invitati a partecipare i rappresentanti delle principali Associazioni siciliane di persone con diabete, delle Istituzioni locali, di medici diabetologi, di infermieri e della squadra dilettantistica “Fly Cycling Team” – equipe di 9 ciclisti, tre dei quali affetti da diabete di tipo 1, presente con il fondatore Andrea Pirovano –, oltre a numerosi collaboratori di Sanofi, una delle principali aziende farmaceutiche in Italia.
Tante persone insieme per testimoniare che il diabete, se adeguatamente gestito e controllato, non è una patologia invalidante. L’attività fisica ha infatti un ruolo fondamentale sia per prevenire l’insorgenza della malattia, sia per tenere sotto controllo quei valori che potrebbero portare a complicanze ad essa correlate.
I rappresentanti delle Associazioni di persone con diabete A.D.A. -Associazione Diabetici Alcamese-, Insieme per il diabete e A.G.D. Sicilia -Associazione per l'Aiuto ai Giovani Diabetici Regione Sicilia-, e Associazione Regionale Diabetici e Celiaci “Danilo Dolce”, hanno commentato così l’iniziativa: “Siamo orgogliosi di partecipare a questa importante manifestazione che Sanofi ha deciso di celebrare per il 2013 a Palermo in prossimità della Giornata Mondiale del Diabete. Questo è per noi uno dei momenti più significativi per contribuire a diffondere la cultura della prevenzione tra le persone, abbattere il pregiudizio nei confronti del diabete e sostenere un messaggio di speranza e solidarietà rivolto a tutti coloro che quotidianamente vivono questa condizione. Il mondo dell’associazionismo, attraverso il pragmatismo che da sempre lo contraddistingue, deve continuare a rappresentare un punto di riferimento concreto per tutte le persone con diabete, e contribuire a creare informazione e formazione tramite l'ascolto, il dialogo e la condivisione.”
La scelta del capoluogo siciliano non è casuale: in Sicilia la prevalenza della patologia è tra le più alte del Paese. Secondo l’Istat il 5,4 percento dei siciliani è diabetico. E tra i 18 e i 69 anni, secondo il sistema di sorveglianza PASSI – Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia –, sei siciliani su dieci – quasi 200.000 persone in tutto – debbono fare i conti quotidianamente con questa patologia.
“Il diabete, patologia in continua crescita nel nostro Paese, coinvolge oggi più di 3 milioni di persone. In Sicilia, la prevalenza della patologia, sia di tipo 1 – principalmente diffusa in età adolescenziale – sia di tipo 2, è più alta rispetto alla media nazionale. Per questa ragione, come indicato anche nella Risoluzione delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili (risoluzione 64/265 dell'ottobre 2010), è fondamentale promuovere un’accurata opera di prevenzione per intervenire in maniera incisiva sulla diffusione della patologia, attraverso l’educazione ai corretti stili di vita, soprattutto tra i più giovani,” dichiarano Francesca Cardella, Responsabile U.O.S. Diabetologia Pediatrica della Sicilia Orientale, Carla Giordano, Responsabile U.O.C. Diabetologia e Malattie Metaboliche, Università degli Studi di Palermo, e Vincenzo Provenzano, Diabetologo e Presidente della Commissione Diabetologica della Provincia di Palermo.
Fra le importanti iniziative messe in campo dall’Assessorato della Salute - Regione Siciliana vi è la riorganizzazione della rete dell’assistenza pediatrica che, con un decreto di agosto 2013, ha previsto la costituzione di un tavolo tecnico. Tra le azioni pianificate ci sono l’adozione di protocolli, in linea con quanto è previsto a livello nazionale per la gestione della malattia a scuola, nonché il supporto alle famiglie attraverso la promozione di appositi campi-scuola per accrescere la consapevolezza del piccolo paziente nel quotidiano.
L’appuntamento siciliano è proseguito con un’edizione speciale dell’iniziativa “Leggi in Salute”, il “think tank” ideato e realizzato da Sanofi per stimolare il dibattito e la ricerca di possibili soluzioni in merito a tematiche di salute o politica sanitaria, partendo dalla presentazione di testi dedicati a questi temi.
Lo spunto per questa edizione, che ha ricevuto i patrocini di Regione Siciliana e Città di Palermo, è stato offerto dal volume “Dieci storie, cento bambini, mille maestre” di Francesco Cadario, Responsabile dell’Ambulatorio di Diabetologia della Clinica Pediatrica di Novara.
Il libro raccoglie dieci racconti sul tema “A scuola con il diabete” che sono stati scelti come “voce” degli oltre cento bambini delle scuole elementari e medie in cura presso l’ambulatorio dell’ospedale “Maggiore della Carità” di Novara.
Il volume, che aiuta a “guardare” il diabete con gli occhi dei piccoli che hanno imparato a convivere con la malattia senza dover rinunciare alle attività tipiche della loro età, è corredato da una sezione, chiamata “Safe at School”, rivolta agli insegnanti, per offrire loro consigli pratici per assistere e garantire la “sicurezza” degli alunni affetti da questa patologia. Oltre all’educazione ai corretti stili di vita e al controllo della patologia, fondamentale è infatti anche il supporto del mondo della scuola, dove i bambini trascorrono la maggior parte del tempo.
La serata di “Leggi in Salute” è proseguita con un dibattito al quale sonostati invitati a partecipare Lucia Borsellino, Assessore della Salute - Regione Siciliana, insieme a Maurizio Pace, Segretario Nazionale della Federazione Ordine Farmacisti Italiani, Alfonso La Loggia, Responsabile U.O. Diabetologia dell’Età Evolutiva, ASL Caltanissetta, e Delegato regionale per la Sicilia della SIEDP – Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica –, e Francesco Sammarco, genitore di una bambina con diabete.
“Questa giornata nasce perché tutti insieme dobbiamo ripensare l’approccio al diabete per contribuire ad abbattere i pregiudizi su questa patologia,” spiega Arturo Zanni, Amministratore Delegato di Sanofi Italia. “Attraverso iniziative come questa, Sanofi intende favorire la sensibilizzazione della cittadinanza su patologie croniche ad alto impatto sociale, come il diabete, e contribuire, insieme gli interlocutori del sistema della salute – Istituzioni, Associazioni di pazienti, Società Scientifiche, medici e operatori sanitari – al miglioramento delle condizioni delle persone e alla sostenibilità del sistema di cure nel tempo. Oggi il diabete non rappresenta più una barriera allo svolgimento delle normali attività quotidiane. Fondamentale è però conoscere la patologia e mettere in atto quelle misure di prevenzione che possono favorire una migliore qualità di vita.”
Con oltre 90 anni di esperienza nel settore e grazie all’ascolto delle persone con diabete, Sanofi continua a innovare per contribuire a migliorare la diagnosi della patologia, aumentare le conoscenze dei pazienti e supportare la formazione degli operatori sanitari.
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